







Una vera perla della nostra Irpinia la Collegiata di San Michele! E’ situata in centro, nella piazza di Solofra.
La cittadina è famosa in tutto il mondo. Ha raggiunto momenti di massimo splendore grazie alla sua principale attività, la lavorazione, la concia ed il commercio delle pelli, campo in cui si distingue ancora oggi rappresentando un’eccellenza nel sud Italia.
La Collegiata fu costruita su volontà della comunità in stile rinascimentale ma con campanile romanico. I lavori proseguirono lentamente, e diversi elementi, come i cassettoni in legno, furono aggiunti nei secoli successivi.
Nel 1586 furono commissionati l’organo, le porte e il pulpito, alla bottega dell’intagliatore napoletano Giovanni Antonio Sclavo.
Nel 1617 venne commissionata a Giovantommaso Guarini la realizzazione di 21 tele rappresentanti scene vetero-testamentarie, per la decorazione del soffitto della navata centrale. Vengono poi commissionate al più famoso figlio, Francesco, altre 21 tele, con scene del Nuovo Testamento per il soffitto del transetto. Queste opere rappresentano la perla eccellente a coronamento dell’intera opera.
Diversi rifacimenti trasformarono notevolmente l’aspetto della collegiata, soprattutto l’interno, che venne ricoperto di marmi e stucchi, avvicinando l’intero edificio sempre più allo stile Barocco, che assumeva quasi l’aspetto che ha conservato fino ad oggi.
La facciata anch’essa in stile prettamente Barocco si presenta con una nicchia contenente una piccola statua di San Michele.
Le tre porte della Collegiata sono state intagliate dalla bottega dell’artista napoletano Antonio Sclavo in legno di castagno e di noce.
L’interno, sempre in stile Barocco, è diviso in tre navate, separate tra di loro da sette pilastri, che reggono archi a tutto sesto. La navata centrale è divisa dal transetto da un arco trionfale.
L’altare è in marmi policromi e dalla navata di sinistra si può accedere a due cappelle minori: la cappella di San Giuseppe e la cappella del Sacro Cuore. Nella prima è presente la statua lignea di San Michele realizzata da Giacomo Colombo, ed altre statue dello stesso autore, che vengono portate in processione durante la festa patronale. Si arriva, per finire, al Fonte battesimale, l’organo e il pulpito, opere lignee della bottega del napoletano Sclavo, rivestite poi con fogli d’oro finemente lavorati dai battiloro solofrani.
La Cappella dell’Immacolata, sopraelevata rispetto al corpo della collegiata, raggiungibile da una scalinata di fianco alla Sacrestia, è una chicca.
Infine la Cripta è composta da due rampe di scale di senso opposto. A metà di una rampa di scale c’è l’accesso ai cunicoli che ospitavano le ossa dei defunti. Originariamente questi cunicoli terminavano nel palazzo Orsini (struttura storicamente altrettanto rilevante, ora sede del Comune), che costituiva all’epoca un’importante via di fuga dalla struttura.