Storie di donne a Scampia: Maddalena Cerasuolo

A cura di Rosa Bianco.

Il 25 novembre celebreremo la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Notevoli i contributi e gli impegni profusi anche su questa tematica della mia cara amica Rosa, presso l’Associazione Dream Team – Donne in rete – Centro antiviolenza a Scampia.

Scopo del centro è la valorizzazione, il potenziamento e lo sviluppo professionale delle donne di aree urbane che versano in particolare condizioni di degrado sociale e ambientale, nonché la promozione di una Cultura di genere allo scopo di ridurre stereotipi e discriminazioni.

Il “recupero” avviene attraverso varie attività, tra cui lavori di sartoria e la presenza, oltre ad un team professionale, di una ricca biblioteca.

 Rosa contribuisce così, facendoci conoscere un’altra grande donna, ad impreziosire il blog con questa sua monografia, raccontandoci di una donna che si è distinta nella storia per il suo spirito patriottico e combattivo, che ha segnato la storia della Resistenza nel corso delle “Quattro giornate di Napoli”, la partigiana napoletana che ha dato il nome al ponte della Sanità: Maddalena Cerasuolo, Lenuccia, un simbolo della lotta di genere. Grazie Rosa Bianco – @bianco746 –

«[…]
Ma il Ventotto
dello stesso mese
il popolo insorse
contro il massacro e il sopruso,
e c’ero anch’io dietro la barricata,
ragazza piena di amor di patria.

Trovai una mitraglietta
e sparai, sparai, sparai
contro le camionette
e i carri armati…
[…]»

(Maddalena Cerasuolo, estratto da La Mitraglietta)

Nata a Napoli il 2 febbraio 1920, deceduta a Napoli il 23 ottobre 1999, operaia, Medaglia di bronzo al valor militare.

Lenuccia, come veniva familiarmente chiamata, è stata una delle tante donne protagoniste delle “Quattro giornate di Napoli” che, dopo la Liberazione, sono valse alla Città la Medaglia d’oro al valor militare.

Nei giorni della rivolta contro i nazifascisti, che cominciò il 28 settembre 1943 e si concluse vittoriosamente il 30 settembre, caddero in combattimento 168 patrioti (tra i quali il dodicenne Gennaro Capuozzo), 162 furono i feriti, 140 le vittime civili. Gli Alleati arrivarono nel capoluogo partenopeo il 1° ottobre.

La Cerasuolo si distinse, mentre si sparava contro i nazifascisti a Capodimonte, Foria e Chiaia, negli scontri a Materdei, per impedire che i Tedeschi depredassero una fabbrica. La motivazione della medaglia al valore concessa alla giovane operaia ricorda che “dopo aver fatto da parlamentare dei partigiani con i Tedeschi al Vico delle Trone, si distinse molto nel combattimento che ne seguì.

Nella stessa giornata coraggiosamente partecipò anche allo scontro in difesa del Ponte della Sanità, al fianco del padre, con i partigiani dei rioni Materdei e Stella.

Oggi a Napoli (dove nel dopoguerra Maddalena si è maritata Morgese), è molto attiva un’Associazione di volontariato che porta, appunto, il nome di Maddalena”.

Rosa Bianco

Concludendo: “la violenza sulle donne rappresenta lo sfogo barbaro di uomini che non hanno nella propria cultura il rispetto per le donne e le cause vanno estirpate alla radice lavorando in sinergia tra famiglie, scuole e ambiente circostante, non soltanto con interventi repressivi”.

Le donne sono tutte delicate e belle, come un campo di margherite. Regalate fiori e……. mai come oggi vi esorto a metterli anche nei cannoni!

                                                                  

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