Tenute De Napoli

La ricerca appassionata di “vini di nicchia”, che amo definire vini “unici”, mi ha fatto scoprire @tenutedenapoli una piccola Azienda a San Mango Sul Calore (AV).

Papà Natalino è nato proprio nel cuore irpino dell’Azienda insieme ad altri 8 fratelli. I territori appartenevano alla famiglia De Napoli e sono andati poi in eredità ai 9 figli.  Papà Natalino ha girato molto per lavoro, ma la devozione ed il richiamo per la terra lo hanno riportato alle sue origini, rinunciando alla vita di città.

Così ha acquisito i terreni dai fratelli e da altri vicini, portando la Tenuta a ben 16 ettari e insieme a mamma Rosetta, braccio destro tutti i giorni al suo fianco, lavorano nei terreni fino a farli risplendere come giardini.

Come dice la scrittrice britannica Virginia Woolf “Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”, ed è proprio così.

Il primogenito, Amato, si dilettava a fare il vino da piccolo e pertanto da grande lascia la carriera universitaria per seguire papà e la sua passione. Oggi oltre a collaborare con altre aziende vinicole, lavora nella Tenuta e segue tutto il processo di vinificazione insieme all’enologo Carmine Valentino.

Veronica va via a 19 anni, ma con il cuore in Irpinia. Oggi oltre al suo studio di architettura a Malta, si dedica alle Tenute De Napoli, occupandosi del marketing e della vendita prodotti all’estero.

Alessio, il matematico di casa, studia a Bologna nel campo della finanza matematica, mascotte della famiglia, si occupa della parte economica e amministrativa dell’Azienda.

Nel 2018 Veronica, insieme ad Amato ed Alessio, spinti dall’Amore per l’Irpinia, con coraggio e dedizione decidono di continuare il sogno dei genitori condividendo il senso di appartenenza per la terra.

Esce il vino “Tenute De Napoli” con la prima annata 2019.

Le etichette nascono dall’idea di interpretare in maniera fine ed elegante i colori, la Cultura e la tradizione dell’Irpinia in generale e con l’intento di comunicare passione, energia e amore per la vita, la forza di portare avanti un sogno condiviso tra generazioni, sintetizzando un simbolo di identità territoriale e familiare. Tutto per creare delle bottiglie d’Autore “come dei piccoli quadri sullo scaffale”.

Per tradurre questo pensiero, l’illustratrice Giulia Sgro ha inseguito una serie di atmosfere dove colori e segni semplici dovevano essere il linguaggio universale, pertanto la chiave di lettura principale non poteva che essere il paesaggio, che tutto raccoglie e custodisce.

Un paesaggio astratto, evocativo e preciso allo stesso tempo, con segni semplici che infine completano il disegno, in un dialogo tra finito-infinito in una rappresentazione astratta, creando un senso identitario ma allo stesso tempo di libertà, la libertà di dare ad ognuno la possibilità di riconoscersi e svelare una piccola parte del proprio paesaggio interiore.

“Tenute De Napoli” sorge su una splendida collina alle pendici del Monte Tuoro e del fiume Calore, nell’arenale DOCG del Taurasi, in uno dei paesi più caratteristici del suolo irpino.

Il territorio presenta una vegetazione di straordinaria vitalità, si divide tra incantevoli boschi di castagni, querce e ginepri e terre ottime per la coltivazione di ulivi, viti e alberi da frutto. Un posto magico, dove riabbracciare i veri sapori e odori della terra. Profondo è il legame tra l’Azienda e il territorio.

I terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est delle vigne, i 450 metri sul livello del mare, il benefico effetto delle acque del fiume Calore, conferiscono unicità ai sapori delle uve.

La Tenuta si estende nelle frazioni Bosco Ferrazzano e nella Contrada Poppano. Oltre 6 ettari sono vocati ad uve di Fiano e Aglianico, i restanti ettari sono principalmente uliveti, ficheti e boschi. La Tenuta a Bosco Ferrazzano fornisce le uve ai due vini “Ferrazzano” e “Macchia Pietra”.

La Tenuta nella Contrada Poppano è stata scelta per la produzione del Taurasi “Le Crite”.

I vini sono di alta qualità e destinati ad una fascia di mercato medio-alta. Sia i vini bianchi che i rossi invecchiano bene e durano fino a 10 anni. La capacità massima di produzione è di c.a 50.000 bottiglie all’anno, in ampliamento nei prossimi anni a 100.000 –

L’inizio purtroppo ha fatto i conti con il Covid – L’Azienda ha quindi preferito lasciare i vini maturare per poi vendere in ‘’ritardo’’ sia il Fiano che l’Aglianico. Fortunatamente il tempo ha giocato a favore esaltando le qualità dell’uva. Due tipi di vini che migliorano con il tempo.

Lo scorso anno è partito il mercato estero, in Olanda e Malta. Vini eleganti, morbidi, ricchi di carattere e di grande mineralità, grazie alle caratteristiche pedoclimatiche. Punto di forza dell’Azienda sarà rilasciare i vini sempre in “ritardo” evitando l’omologazione alla concorrenza agguerrita e alle logiche di business.

Se siete curiosi di sapere il pranzo che ho preparato per la degustazione guardate le storie.

6 pensieri riguardo “Tenute De Napoli

  1. mooi bericht en
    ik denk dat het gaat werken
    henk meijers is ook wat actiever voor je bezig en
    heeft mogelijk al 1 of 2 potentiele kopers
    grloet

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