
Gesualdo è entrato nella classifica dei Borghi più belli d’Italia. Visitare il Centro storico del Borgo è davvero emozionante!
Passeggiando tra i porticati e le casette in pietra, attraversando le anguste stradine, si ammirano graziose fontane, Chiese che custodiscono preziose tele, statue ed opere d‘arte.
Arrivati nel punto più in alto del paesino si giunge al Castello. Il Castello fu abitato dal Principe Carlo Gesualdo. Il Principe lo rese una corte rinascimentale, arricchendolo con un Teatro al fine di adeguarlo alla sua spiccata personalità artistica.
Carlo, che apparteneva alla nobile famiglia napoletana dei Gesualdo, fu Signore del Borgo. Lo scenario gesualdino fatto di pace, serenità, aria pulita e profumata, di panorami vastissimi e di boschi rigogliosi, ispirò il Principe che dedicò gran parte del suo tempo alla musica.
Eccelse infatti nella musica polifonica, componendo Madrigali spirituali, Mottetti, libri, Musica sacra. Fu uno dei principali innovatori del linguaggio musicale, ed il più importante madrigalista del suo tempo. Il suo talento gli fece meritare il titolo di Principe dei musici, ispirando, nel tempo, compositori, fiction e drammi musicali.
Purtroppo si macchiò del delitto della prima moglie Maria d’Avalos e del suo amante. Numerose sono le manifestazioni culturali in suo onore organizzate durante l’anno.

Se siete intenzionati a fermarvi per il pranzo, vi consiglio il Ristorante “La Pergola di Gesualdo.
Antonio e la moglie Franca, nei loro piatti, raccontano il territorio ed i profumi di Gesualdo con amore e passione. L’alleanza Slow food, salvaguarda e tutela i produttori locali. In paese infatti ci si dedica all’orto, alla tradizionale pasta fatta in casa, ai salumi. In tavola si gusta un’armonia tra sapori, profumi e colori, all’insegna dell’originalità. Menù degustazione composto da vari percorsi sensoriali, o portate a scelta.
Per antipasto, scarola accomodata su pane soffritto con uvetta, alici e burrata, sformato di ortaggi e verdure ripiene, parmigiana di borragine oltre ad una varietà di zuppe di legumi e salumi locali.
Tra i vari primi la maccaronara con broccoli, ravioli con salsa di noci e nocciole, pasta e patate con bietole, zenzero e provola. Come secondi una tra le eccellenze irpine “Baccalà alla “Pertecaregna”.
Per finire i dolci: millefoglie di ricotta e amarene visciole, sfogliatella di mele annurche, ananas con crema alla vaniglia e tante altre prelibatezze.
Bell’articolo Carmelina, come sempre. Un borgo, quello di Gesualdo, da visitare assolutamente!
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Grazie mille un saluto affettuoso a tutti voi buona serata 😊
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Sicuramente visiteró questo borgo. La tua accurata descrizione mi ha incuriosito molto. Grazie Carmelina!
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