La famiglia Moscati era originaria di Santa Lucia di Serino (AV). San Giuseppe Moscati, detto Peppino, nato a Benevento il 25 luglio 1980, fu il settimo dei nove figli.
Medico e ricercatore, si dedicò all’assistenza dei sofferenti, spesso curandoli gratuitamente, aiutandoli anche economicamente.
Per questo motivo, durante la sua canonizzazione in piazza San Pietro il 25 ottobre 1987, Papa Giovanni Paolo II così volle esprimersi:
«Per indole e vocazione il Moscati fu innanzitutto e soprattutto il medico che cura. Il rispondere alle necessità degli uomini e alle loro sofferenze, fu per lui un bisogno imperioso e imprescindibile. Il dolore di chi è malato giungeva a lui come il grido di un fratello a cui un altro fratello, il medico, doveva accorrere con l’ardore dell’amore. Il movente della sua attività come medico non fu dunque il solo dovere professionale, ma la consapevolezza di essere stato posto da Dio nel mondo per operare secondo i suoi piani, per apportare quindi, con amore, il sollievo che la scienza medica offre nel lenire il dolore e ridare la salute>>.
Inoltre dei malati si prendeva cura, oltre che al corpo, anche delle loro anime.
La Comunità di Santa Lucia di Serino da anni desidera “restituire” San Giuseppe Moscati all’Irpinia. E’ per questo che la Parrocchia del luogo si è impegnata nell’acquisto di Palazzo Moscati per trasformarlo in Museo.
Abbiamo visitato palazzo Moscati pochi giorni fa e vi assicuro che si vive un’emozione unica. Si respira “profumo di Santità” entrando nel palazzo, e quasi sembra, dopo rito di bussare, aprendo la porta, di scorgere lì Giuseppe, ancora seduto alla scrivania del suo studio.
Tutto è meticolosamente ed amorevolmente conservato nel suo Museo allestito con cura in questi anni, dove ogni oggetto sembra far rivivere il ricordo di Giuseppe: il letto, le foto, prescrizioni mediche, attrezzi da lavoro, orologi, sveglie…
Oltre alla conservazione degli oggetti però la “Mission” principale del Museo è la condivisione di tanta meraviglia, accompagnata alla divulgazione della storia del “Medico santo”.
In questi giorni della ricorrenza di san Giuseppe Moscati sarà possibile visitare il Museo, ma anche successivamente contattando Don Luca Monti.
La visita, guidata appunto da Don Luca, inizia dalla Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, meravigliosa e ricca di opere d’Arte, impreziosita dalla statua del Santo e la tomba del padre, il magistrato Francesco. Il suo papà, portando la famiglia in villeggiatura ogni anno al paese nella casa Moscati, con annesso un giardino stupendo, faceva nascere in “Peppino” sin da piccolo, l’amore per l’Irpinia.
Si prosegue per la “Chiesa dei “Sette Dolori”, dove sono custodite statue che rappresentano le scene della “Passione di Cristo”, per giungere poi al Monastero di “Santa Maria della Sanità”, di stile tardo barocco e abbellita nel corso del successivo secolo con mosaici, pavimenti maiolicati, dipinti e statue. All’interno si possono ammirare degli affreschi splendidi e alcune statue lignee, opere che i lavori di restauro hanno rivelato essere di artisti quali Michele Ricciardi (1672-1753), Giacomo Colombo (1663-1731) e Nicola Fumo (1647-1725).
Pochi passi e si entra nella Cappella gentilizia della Madonna del Carmine, attraverso la quale si accede infine a “Palazzo Moscati”.
Il Medico vi si recava con il desiderio di ritemprarsi dalle fatiche, ma in paese, ogni volta che giungeva notizia del suo arrivo, accorrevano numerosi i bisognosi di cure, per lo più persone umili, e Peppino amorevolmente prestava assistenza a tutti, senza mai riposare.
Il progetto che vede la trasformazione di Palazzo Moscati in Museo necessita ancora di interventi onerosi, come operazioni di restauro, del recupero di oggetti appartenuti al Santo, mobilio e immagini per creare la “Sala della devozione popolare”, nonché una statua/monumento nel giardino/roseto, al fine di far confluire visitatori per diffonderne sempre più la storia e la Devozione.
Riempie il cuore di gioia l’iniziativa delle signore del posto di confezionare squisitissimi biscottini artigianali da donare ai visitatori.
Al fine di sostenere le spese ci si affida pertanto anche alla “Coscienza comunitaria”.
Questo è uno dei motivi, oltre a voler condividere la storia del Santo in onore della ricorrenza del 16 novembre, che mi rende lieta di pubblicare l’articolo.
Grazie Don Luca, a nome di tutta la Comunità, dall’Irpinia e di quanti beneficeranno della condivisione di questo enorme Patrimonio storico – culturale e per tutto il tempo che ha trascorso nel Museo mentre si prendeva cura degli oggetti e ne studiava la Storia.
Di seguito vi riporto le foto della brochure con tutte le indicazioni necessarie e vi ricordo che condividendo questo articolo contribuirete a sostenere la lodevole iniziativa della Parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo di Santa Lucia di Serino (AV).
Bell’articolo! Sono particolarmente legato alla meravigliosa figura del Santo medico Giuseppe Moscati, ancora tanto amato a Napoli per le tante opere compiute
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Il Santo Medico benedica te la tua famiglia e noi tutti un saluto affettuoso
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