

La Transizione ecologica è attualmente una delle tematiche ricorrenti. Ormai stiamo assimilando i vari termini introdotti di recente fino a comprendere come dovranno cambiare le nostre abitudini per favorire il processo già avviato.
Rivoluzione verde: stop al carbone, boom di energia prodotta da rinnovabili, sì al gas naturale, no ai termovalorizzatori per il trattamento dei rifiuti, nì alla cattura e allo stoccaggio della CO2 negli ex giacimenti petroliferi sottomarini, efficienza energetica degli edifici, mobilità sostenibile, con all’orizzonte una economia basata sull’idrogeno.
L’eco-sostenibilità sarà uno dei pilastri per la ripartenza post Covid-19. Del resto, proprio in questa direzione andranno numerosi investimenti scaturiti dal piano Next generation EU.
L’evoluzione del lavoro a tinte green porterà con sé la nascita di nuove professioni e tra le tante sarà riconosciuta la figura del Green manager.
Il settore agroalimentare potrebbe offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi dieci anni, grazie a una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna.
Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici sono solo alcuni dei progetti strategici elaborati per ripartire dai punti di forza.
Un ruolo chiave in questa partita lo avranno le Università. Basti pensare al progetto europeo Yenesis, ideato dall’università di Roma La Sapienza per ridurre la disoccupazione giovanile nelle isole europee, attraverso i green jobs. Il programma professionalizzante verterà sulle 4 aree tematiche del progetto che sono le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il turismo e la mobilità sostenibile oltre che trattare in modo trasversale il tema dell’imprenditorialità e del business innovation.
Ed è in quest’ottica che Enrico, uno dei tanti giovani a cuore di @irpiniaviaggiaeassaggia, qualche anno fa ha iniziato l’avventura @afterplastic, start up con sede ad Avellino nata dall’esigenza di trovare il punto di incontro tra prodotti monouso e rispetto dell’ambiente.
Soluzioni comode, pratiche, ecosostenibili per attività ricettive, supermercati, chioschi, fast food e qualsiasi attività che tratta prodotti alimentari.
Contenitori biodegradabili e stoviglie bio per ogni attività.
Dal 3 Luglio Enrico Galazzo ha adeguato l’Azienda Afterplastic alle normative Europee che vietano l’utilizzo della plastica monouso, offrendo tutto il necessario per le attività grazie a prodotti certificati.
Packaging alimentari Biodegradabili Compostabili Ecosostenibili:
bicchieri riciclabili, piatti biodegradabili e tutti i dispositivi monouso per rendere le attività plastic free (caffetterie, bar, ristoranti, gastronomie, gelaterie).
Inoltre prodotti per la cura e l’igiene del corpo.
Da tutti questi articoli si possono attingere numerose idee regalo.
Per ogni ordine effettuato Afterplastic pianterà a tuo nome un albero nelle zone più a rischio deforestazione e riceverai un link per monitorare gli andamenti del tuo albero!
E’ anche CO2 Neutral, in quanto compensa le visite al sito per le emissioni di CO2 derivanti dalla navigazione via WEB. Come? piantando alberi contribuendo alla reforestazione di foreste a rischio. Ecco le varie opzioni:
Consegna in tutta Italia in 24/48h
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