Il Giglio di mare e la Via Lattea.

Tempo fa vi ho parlato dei Templi di Paestum, sito archeologico di rara bellezza, esempio unico dell’architettura magno-greca con i tre templi di ordine dorico tra i migliori al mondo per la loro conservazione. Paestum è anche una località balneare altamente ricettiva, dotata di spiaggia sabbiosa lunga 12 chilometri e costeggiata da una pineta di pari lunghezza affacciata sul mar Tirreno. Ed è proprio lungo le coste di Paestum che cresce spontaneo il “Giglio di mare”, un fiore protetto di rara e delicata bellezza, ma anche forte , potente e resiliente che mette radici nelle dune di sabbia, aree marine protette e fiorisce da luglio ad agosto. La particolare bellezza del Giglio di mare mi ha incuriosita a saperne di più, e dopo aver ricercato la storia desidero divulgarla e pertanto ve la condivido.

Il fiore è una meraviglia della natura, bianco e con una forma dei petali che ricorda le bellissime orchidee. Si tratta di un fiore “ermafrodita” con impollinazione entomofila, produce una capsula contenente molti semi di colore nero. Il vero seme è situato all’interno di una massa sugherosa e leggerissima, che permette il galleggiamento del seme come se avesse un salvagente. Le onde delle mareggiate che raggiungono le dune raccolgono i semi dispersi tutt’intorno dalla pianta e li disseminano, grazie alle correnti, in altri punti della costa, anche lontanissimi, favorendo l’attecchimento in nuovi territori. E’ per questo che tale disseminazione, molto originale che avviene attraverso la navigazione, è chiamata “idrocora”.

Ma veniamo alla leggenda.

Un antico mito greco narra che il “Giglio del mare” nacque dal latte di Era, moglie di Zeus, che aveva trovato il piccolo Eracle ( Ercole secondo la mitologia romana). La dea decise di prenderlo con sé e di allattarlo. Ma quando il piccolo si attaccò al seno, lo fece in maniera così vorace e vigorosa che la dea, non potendo sopportare il dolore, gli tolse d’istinto il seno: uno spruzzo di latte giunse fino al cielo generando la Via Lattea mentre un altro cadde a terra generando il Giglio di mare.

Un fiore dalla rinomata preziosità, tanto bello quanto protetto, che con il suo profumo inebriante invita l’uomo a sedersi accanto ad esso, proprio sulla sabbia, per ascoltarlo in silenzio mentre a parlare è soltanto la sua bellezza. Le corolle sbocciano ed il suo profumo sottile ed esotico è percepibile maggiormente la sera e in assenza di vento.

Completamente immerso nei gigli di mare di trova il “Resort Giglio di mare”. Il Resort, inaugurato nel Luglio 2020, è dotato di 24 camere, tutte fronte spiaggia. Struttura moderna e raffinata, arredata con tonalità candide e circondata da un curatissimo prato all’inglese.

Situata all’interno della pineta di Paestum è una struttura unica nel suo genere, un Resort direttamente sulla spiaggia, su uno dei tratti di mare più belli della costa che anno dopo anno è premiato con il prestigioso  riconoscimento “Bandiera Blu”. Il lido è ampio e spazioso con parcheggio privato.

Il Resort offre anche un’ottima cucina con piatti prevalentemente a base di pesce, in un ristorantino all’aperto molto intimo e carino. Ci sono andata più volte con la mia famiglia solo per un solo giorno, ma anche per un week end, ed ogni volta è stato una conferma. E’ tranquillo, si riposa molto bene, mare pulito, personale gentile.

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