
E’ arrivata l’estate con la sua afa! Uno splendido Borgo fresco da visitare in alta Irpinia è Gesualdo, in Provincia di Avellino, a 40 minuti circa dal Capoluogo, comodamente raggiungibile mediante la Napoli/Bari, uscita Grottaminarda e proseguendo con le indicazioni per Gesualdo, oppure percorrendo la bella e panoramica strada interna. Una volta arrivati, per il pranzo vi consiglio un Ristorante eccezionale, La Pergola.
Alla Pergola ci accoglie con fare familiare Antonio, ottimo padrone di casa, facendoci sentire subito a nostro agio. In una sala bella, curata ed elegante, predominano i vini irpini delle migliori Cantine tra le più rinomate in bella mostra. Antonio insieme a sua moglie Franca, chef eccellente, con la loro attività intendono raccontare il territorio di Gesualdo con amore e passione nei piatti che arrivano in tavola. L’alleanza Slow food, salvaguarda e tutela i produttori locali. In paese infatti ci si dedica all’orto, alla tradizionale pasta fatta in casa, ai salumi. In tavola si gusta un’armonia tra sapori, profumi e colori. Molta l’originalità. Menù degustazione in vari percorsi, oppure portate a scelta.
Per iniziare antipasti: scarola accomodata su pane soffritto con uvetta alici e burrata, sformato di ortaggi e verdure ripiene, parmigiana di borragine, oltre ad una varietà di zuppe e ancora salumi locali.
Tra i primi la maccaronara con broccoli, ravioli noci e nocciole, pasta e patate con bietole zenzero e provola.
Come secondi una tra le migliori eccellenze irpine “Baccalà alla “Pertecaregna”, carni miste e formaggi.
Tra i dolci millefoglie di ricotta e amarene visciole, sfogliatella di mele annurche, ananas con crema alla vaniglia ed altre prelibatezze. Grande professionalità e gentilezza. Ottimo il rapporto qualità prezzo.
Dopo pranzo il Centro storico del Borgo merita una visita. Passeggiando tra porticati e casette in pietra e attraversando le anguste stradine, si ammirano graziose fontane, Chiese, che custodiscono tele, statue ed opere d‘arte, giungendo infine nel punto più in alto del paesino al Castello, che fu abitato dal Principe Carlo Gesualdo. Il Principe lo rese una corte rinascimentale, arricchendolo con un Teatro al fine di adeguarlo alla sua spiccata personalità artistica. Appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Gesualdo, Egli fu Signore del Borgo. Lo scenario gesualdino fatto di pace, serenità, di aria pulita e profumata, di panorami vastissimi e di boschi rigogliosi, ispirò il Principe che dedicò gran parte del suo tempo alla musica. Eccelse infatti nella musica polifonica, componendo Madrigali spirituali, Mottetti, libri, Musica sacra. Fu uno dei principali innovatori del linguaggio musicale, ed il più importante madrigalista del suo tempo. Il suo talento gli fece meritare il titolo di Principe dei musici, ispirando, nel tempo, compositori, fiction e drammi musicali. Si macchiò infine del delitto della prima moglie Maria d’Avalos e del suo amante. Numerose sono le manifestazioni culturali in suo onore organizzate durante l’anno.